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"Alessandro ha 14 anni. Emma ha 14 anni. Si conoscono su Instagram, si fidanzano, s'incontrano. Lui viene da una bella casa in centro a Verona. Lei sta nelle periferie romane. Ma è lei a far soffrire lui. Emma moltiplica storie parallele, a volte vere, a volte inventate. Alessandro la insegue fino ad avvicinarsi a più riprese alla morte, perché per colpa della disperazione non ha paura di niente. Né della disapprovazione sociale, né della legge, né della solitudine, né di un colpo di pistola o di un pugno sulla nuca. Abbandona la sua famiglia, si trasferisce dal nord al sud, diventa grande prima del tempo, s'inventa una nuova identità e si finge un altro per tornare da Emma. In tasca ha sempre un coltello, e un regalo per lei. Tra bande della mala romana, i segreti delle città di notte, la fredda ipocrisia dei ricchi, scopre a 14 anni la complessità dell'amore. E verità che pochi adulti sanno". Questa la lettera di accompagnamento del manoscritto arrivato alla casella mail di Atlantide nel maggio del 2018. L'intestazione del messaggio riportava, semplicemente, un titolo, "Ho provato a morire e non ci sono riuscito". E, in allegato, questo testo di esordio, un romanzo di un amore assoluto e folle, oltre ogni limite.